Voglio condividere,con chi avrà pazienza,un mio pensiero: noi viviamo con mio padre che ha 94 anni. Una vita lunga e molto movimentata; a 22 anni era carabiniere,poi è diventato maestro elementare e dopo insegnante di scuola media. Ha fatto il rappresentante di libri e contemporaneamente curava il terreno di famiglia. Dunque, in
questi anni ha conosciuto tantissime persone,ognuna diversa dall'altra, e spesso ricorda questo o quell'aneddoto.Ma i ricordi più vivi in lui, quelli di cui mi parla soventemente, che "rispolvera" anche guardando documentari dell'epoca, sono gli anni della sua deportazione.
Sì perché, mio padre ,classe 1924,nel 1943 a 19 anni fu catturato dai tedeschi e deportato in Germania.
Ora...oggi è il giorno"Della Memoria",dedicato alle vittime ebree della follia nazista, e da ogni dove c'è l'esortazione a non dimenticare...ma quanti, più giovani di me, hanno la fortuna di sentire"dal vivo" i racconti orribili di quell'epoca?
In televisione si sentono e vedono testimonianze di sopravvissuti,ma ,a molti,sembrerà una semplice notizia di cronaca perché colui che parla non è un personaggio"conosciuto"...
Vi assicuro che sentir descrivere quel periodo,quei giorni, la paura,i vagoni carichi di uomini delle nostre zone,la Germania, i campi e le baracche ...fa rabbrividire! Eppure loro erano sfruttati solo per lavorare...
Ecco il mio pensiero:Se già ora, che abbiamo la fortuna di poter avere ancora le testimonianze dei sopravvissuti, il mondo va "così", tra qualche anno, quando resteranno solo gli ex campi di concentramento e "quei forni" a memoria dell'eccidio, cosa sarà del genere"cosidetto" umano?!?
IRENE ZAMPI
LA GUERRA LE DEPORTAZIONI LE STRAGI E IL LIBRO DI GUIDO MARRESE(5 VIDEO)